Oggi conosciamo Cleolinda, proprietaria e flower designer di Little Garden, una realtà dove l’arte floreale incontra il design, l’architettura e la passione per il mondo del wedding. Con una formazione solida in Industrial Design e radici ben piantate nella tradizione familiare dei fiori, Cleolinda ha saputo trasformare il suo background creativo e tecnico in un linguaggio visivo unico, capace di dare vita a matrimoni dall’atmosfera indimenticabile. In questa intervista ci racconta il suo percorso, la sua visione del matrimonio come esperienza sensoriale ed emotiva, e come ogni dettaglio floreale possa diventare parte di un sogno che prende forma.
1. Cleolinda, la tua formazione in Design e Industrial Design è un aspetto distintivo del tuo lavoro. In che modo questa combinazione di discipline ha influenzato il tuo approccio al design floreale e alla creazione di allestimenti per matrimoni?
Posso dire che l’approccio è stato molto rilevante perchè mi ha aiutato ad indentificare con immediatezza i gusti personali degli sposi, facilitando le scelte durante le fasi progettuali.
2. La tua esperienza proviene da una lunga tradizione familiare nel settore floreale. Come ha influenzato questa eredità il tuo percorso professionale e la tua passione per il wedding design?
Questo è un altro aspetto della stessa medaglia, se da un lato ho appreso con rigore tecnico, regole e strutture progettuali, dall’altro la tradizione mi ha permesso di conoscere materiali vivi, all’apparenza fragili ma estremamente duttili unendoli e plasmandoli insieme, liberando completamente la mia creatività.
3. Ogni matrimonio ha un’atmosfera unica. Come lavori con gli sposi per comprendere la loro visione e trasformarla in un progetto floreale che rispecchi la loro personalità?
Con gli sposi mi piace avere un approccio diretto e spontaneo, scegliamo insieme le migliori soluzioni, coniugando quelli che sono gli aspetti architettonici dei luoghi in cui sarà celebrato il loro evento con le proprie scelte stilistiche, proponendo colori, linee e geometrie che si adattino al loro sogno.
4.Come nasce il processo creativo per la progettazione delle decorazioni floreali? Puoi parlarci del tuo approccio, dal moodboard iniziale fino alla realizzazione finale?
Come detto su, il processo creativo nasce dal sogno che mi trasmettono gli sposi. Le idee che realizzo sono tutte le loro. Io cerco di rendere realizzabile e attuabile quella che per una persona che si ritrova ad organizzare l’evento più importante della propria vita per la prima volta, può essere solo un’idea.
5. Quali sono gli elementi principali che consideri quando scegli i fiori per un matrimonio? Come scegli tra le diverse varietà e accostamenti per creare un’atmosfera armoniosa?
Gli elementi principali per la scelta dei fiori è dettata in primis dalla stagionalità che permette un buon rapporto qualità/prezzo, con fiori più resistenti per le stagioni calde e fiori più delicati per le stagioni miti. In secudis l’armonia nell’accostamento è dettata da studi approfonditi sulla técnica dell’ikebana, che si riferisce all’arte della disposizione dei fiori recisi.
6. Nel tuo lavoro, l’originalità è un aspetto importante. Come ti assicuri che ogni matrimonio sia unico e che le composizioni floreali rispecchino tendenze contemporanee senza mai perdere di vista l’individualità degli sposi?
Adesso i futuri sposi sono molto smart, dinamici, quindi la proposta di nuove tendenze le accolgono molto volentieri, anzi molto spesso sono loro che mi propongono idee molto interessanti.
7. Come gestisci la sfida di realizzare decorazioni floreali che siano al contempo creative, eleganti e funzionali? Quali sono i segreti per unire estetica e praticità nei tuoi allestimenti?
Non so se ci siano segreti, la praticità viene da sé. L’esperienza mi permette di sapere già dove e come disporre un allestimento in base al lungo dell’evento.
8. Potresti raccontarci di un matrimonio in particolare che ti ha emozionata o che ricordi con particolare soddisfazione? Cosa lo ha reso speciale per te?
Questa domanda mi fa sorridere, perché ho realizzato un allestimento la scorsa stagione per una coppia di sposi; dove l’ausilio di un fabbro e un falegname mi hanno permesso di creare una struttura di supporto per un arco esterno all’ingresso di una chiesa alto 6 metri e largo quasi 3.
9. Ogni matrimonio è un sogno che prende forma. Quali sono gli aspetti che consideri più importanti per trasformare questo sogno in realtà attraverso la floricoltura?
L’aspetto più importante per me nel trasformare il sogno in realtà tramite il fiore, è dato dal colore! Può trasmettere energia, gioia, entusiasmo, eleganza, fascino… Colori più caldi e vibranti segnano aspetti più decisi, colori più freddi segnano aspetti più formali. Il colore può dirci molto anche sul carattere degli sposi.
10. Guardando al futuro, quali evoluzioni o tendenze pensi che vedremo nel design floreale per matrimoni? Hai qualche idea innovativa che vorresti sperimentare nei prossimi progetti?
Se dovessi pensare al futuro, riguardo un po’ le tendenze del passato; come le mode cambiano e ritornano, così anche gli stili riprendono forme e le rinnovano.