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Il velo nuziale – Uno degli accessori più importanti per una sposa, da cui non può prescindere l’abito nuziale, è il velo. Un ornamento utilizzato sin dai tempi antichi, la cui tradizione si è evoluta negli anni assumendo significati differenti in base sia all’epoca che alle culture.

Se oggi è divenuto solo un bellissimo accessorio dell’abito, legato più alla moda che ad aspetti culturali, assumendo esclusivamente un valore estetico, in passato al velo nuziale veniva attribuito un senso più profondo, a volte anche mistico.

Dagli antichi romani ai giorni nostri: la storia del velo nuziale.

All’epoca degli antichi romani, il “Flammeum” (così veniva chiamato il velo nuziale) aveva un aspetto differente da quello attuale: di color giallo o rosso (i colori del fuoco), era utilizzato come simbolo di buon augurio per gli sposi, tanto da essere posto anche sul capo dell’uomo durante la cerimonia, in senso di protezione della coppia. Ad esso, poi, la sposa abbinava una coroncina di mirto e fiori di arancio, in segno di vittoria per aver sconfitto le tentazioni della passione e aver salvaguardato la sua castità.

Nel Medioevo, invece, il velo nuziale proteggeva la sposa dagli spiriti maligni e dalla negatività. Per questo motivo, quindi, questo bellissimo elemento decorativo iniziò a trasformarsi e a stratificarsi.

Un significato totalmente differente da quello che assumeva in epoca rinascimentale: nel periodo dei matrimoni combinati, il velo aveva la funzione di nascondere la sposa agli occhi del futuro marito fino al termine della cerimonia, in modo tale da evitare che lo sposo potesse rifiutarla e ritrattare l’accordo.

Fortunatamente già agli inizi del Novecento questo infimo significato fu abbandonato, dando spazio ad un accessorio che assomigliava sempre più a quello dei giorni nostri. Un elemento che andava a completare il look della sposa, impreziosendo l’abito, rendendolo più elegante e raffinato.

Ma la tradizione del velo nuziale ha assunto significati differenzti anche in base alle varie culture nel mondo: in Africa, ad esempio, il velo è sostituito da un copricapo abbinato all’abito. In Giappone, invece, viene indossato per nascondere simbolicamente la gelosia della sposa.

Al giorno d’oggi questo importantissimo accessorio si presenta in vari modelli (veletta, triangolo, voliera, mantiglia, ecc.), tutti però rientranti all’interno di sole tre lunghezze:
– il velo corto, che copre le spalle ed arriva all’altezza del gomito;
– il velo medio, che ricopre tutta la schiena;
– il velo lungo, che arriva fino a terra.

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