Uno dei principali dilemmi che affligge lo sposo nella scelta dell’abito è: “Cravatta o Papillon?”. Due accessori estremamente eleganti ma che inevitabilmente si legano alla tipologia di abito nuziale che lo sposo decide di indossare. Ma qual è la storia di questi due complementi?
La vera storia della cravatta.
La cravatta ha origine ai tempi dei legionari romani, che utilizzavano al collo una striscia di stoffa colorata per proteggere le vie respiratorie dalla polvere dei terreni sterrati durante le marce.
La più vicina parente dell’attuale accessorio, però, la troviamo nella Guerra dei trent’anni, quando i militari della Frontiera croata in servizio in Francia indossavano dei piccoli foulard che attirarono l’attenzione di Luigi XIV. Il re di Francia, attratto da questo complemento, lo trasforma subito in un accessorio di moda per la nobiltà francese. Da allora, la cravate (in francese) si diffonde in tutta Europa diventando un articolo di abbigliamento di uomini e donne di alto rango.
Storia e curiosità sul papillon.
Anche il papillon trae ispirazione dal fiocco utilizzato dai mercenari croati durante la Guerra dei trent’anni. La traduzione del termine francese è “farfalla” (dalla sua forma), motivo per il quale viene comunemente chiamato anche farfallino o cravatta a farfalla. Ma questo accessorio è stato per molti anni il tratto distintivo di politici importanti come i presidenti degli Stati Uniti Abraham Lincoln, Franklin Roosevelt e Winston Churchill. Considerato un accessorio troppo ribelle, subisce la repressione fascista per poi ritornare nel corso degli ultimi anni nel guardaroba giornaliero maschile. Oltre ai politici americani, il papillon è stato spesso utilizzato da celebrità come Charlie Chaplin, Frank Sinatra e Fred Astaire (il maestro del tip-tap).
Moda sposo 2018: cravatta o papillon?
La scelta tra cravatta o papillon, oltre ad essere legata allo stile dello sposo, non può che essere connessa all’abito nuziale.
Entrambi molto eleganti, la cravatta si presta molto ad uno stile sobrio, elegante e classico, e resta l’accessorio più adattabile ad ogni tagli di abito, eccezion fatta per frac e smoking. Se la scelta dello sposo ricade su un tight o su un abito tradizionale, la cravatta è senza ombra di dubbio l’accessorio ideale. Occhio, però, alle dimensioni: nè troppo sottili nè troppo larga, la misura ideale è di circa 10 cm.
Il colore, poi, dovrà perfettamente abbinarsi a quello dell’abito, in particolare della giacca: la moda 2018 punta a cravatte a tinta unita o con design tono su tono.
Se invece lo sposo ha uno stile più eccentrico e originale, la scelta del papillon sembrerebbe la più appropriata. Con il frac o con lo smoking il papillon è d’obbligo, ma è facilmente adattabile anche ad abiti con taglio più classico. Il galateo impone il color bianco in caso di frac e il color nero in caso di smoking, ma le ultime tendenze spingono verso fantasie più allegre e flessibili, che richiamino l’abito della sposa o il suo velo, cosi da rendere più equilibrato il look degli sposi.