Il rito dell’anello di fidanzamento.

Dagli antichi fino ai giorni nostri, l’emblema dell’amore e dell’unione.
Ci sono tradizioni ed usanze che si tramandano nel corso degli anni, addirittura di millenni, e che col passare del tempo, assumono significati differenti. Una di queste è il rito dell’anello di fidanzamento. Questo simbolo della promessa di matrimonio ha origini antichissime e fa parte prevalentemente della cultura occidentale.

Dalla mela all’anello: ecco il simbolo del fidanzamento ufficiale.

La storia narra che nell’antichità la dichiarazione d’amore veniva effettuata con il dono di una mela da parte dell’uomo alla donna amata. L’anello comparve dopo e, dagli egizi ai greci fino ai romani, furono in molti ad adottare questo simbolo, che addirittura per Visigoti e Germani era un vero e proprio contratto nuziale.
Ma l’oggetto più simile a quello della concezione moderna fu fatto realizzare nel lontano 1477 dall’Arciduca Massimiliano d’Austria per la sua adorata Maria di Borgondia: un anello interamente fatto d’oro tempestato di diamanti.
Da allora, l’usanza si è tramandata nei secoli, fino a diventare un appuntamento fisso per i futuri coniugi.
Ma sono varie le tradizioni legate a questo simbolo dell’amore: vi siete mai chiesti perché l’anello viene indossato sull’anulare della mano sinistra? Un’antica tesi, risalente all’epoca romana, sosteneva che da qui partisse una vena diretta al cuore, la “vena amoris”. Altri storici, invece, collegarono questa scelta ad un antico rito della liturgia cattolica.
Un tempo, poi, l’anello di fidanzamento veniva regalato ad un anno esatto dalla data delle nozze. Un’usanza che pian piano è andata scemando.

Un rito importante anche in Puglia.

Il rito dell’anello di fidanzamento rappresenta un’usanza molto importante anche in Puglia. Simbolo di amore ed unione, la tradizione antica prevedeva un’autentica cerimonia, durante la quale avveniva la presentazione ufficiale delle famiglie e la consegna, da parte dello sposo, dell’anello alla sua amata, dinnanzi ai genitori di lei. Col passare degli anni, questa tradizione si è perduta – anche se non mancano famiglie in cui questo “rito” vive ancora – pur rimanendo la valenza e il forte significato legato alla consegna di un piccolo oggetto, portatore di grandi sentimenti.

Ph. credits: Luciano Zitoli